Greenway Voghera Varzi

Greenway Voghera Varzi

Sono stato ospite del giorno finale di Voghera Digital 2024. Insieme a Gloria Chindamo, madrina di Voghera Digital e Vice Presidente del Consiglio del Comune, ho incontrato gli studenti del liceo Galilei. Dopo aver spiegato ai ragazzi il mio progetto, focalizzando l’attenzione sulle opportunità del digitale nel mondo del lavoro, insieme abbiamo attraversato la città fino all’ingresso della Greenway.

Ai piedi dell’Appennino lombardo, dove la pianura inizia a incresparsi in colline coperte di viti e boschi, passava un vecchio tracciato ferroviario. Oggi, completamente recuperato, è diventato la Greenway Voghera – Varzi, una via verde che risale la valle Staffora e permette di scoprire un territorio ricco di fascino e sapori intriganti; un percorso ciclopedonale di 33 chilometri: attraverso campi coltivati, vigneti, boschi e incantevoli borghi, è un viaggio sostenibile in Oltrepò Pavese.

Inserito in un’area nota come Quattro province, l’Oltrepò storicamente è terra di confine: qui si incontrano tradizioni uniche, nate dalla commistione di elementi piemontesi, lombardi, liguri ed emiliani.
La Greenway si suddivide idealmente in due tratti. Oggi ho percorso il primo, in bicicletta, da Voghera, fino a Ponte Nizza, passando per Salice Terme e Godiasco, con uno stop culinario all’Agriturismo Giada.

La seconda parte della Greenway Voghera – Varzi è una immersione nel verde accompagnata dal canto del fiume e dei suoi abitanti. Il termine della ciclopedonale mi porta alle scoperta dell’ennesimo paese italiano ricco di storie.

Come quella di Giorgio, giovane imprenditore che ha deciso di riprendere la tradizione di famiglia: il salumificio artigianale Buscone da oltre cinquant’anni offre la possibilità di assaggiare il prodotto di una cultura contadina giunta fino ai giorni nostri.


La produzione di salumi è stagionale e si svolge in un arco temporale che va da ottobre a maggio, proprio quando sussistono le condizioni climatiche migliori per la lavorazione e asciugatura delle carni.
O come la storia di Giovanni Tornari, 85 anni di cui 50 passati a cucire pancette. Con un amore che racconta orgoglioso davanti al murales a lui dedicato.
“Si sente ancora il profumo. E tu lo senti?”.

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