Noi camminiamo in Sardegna

Noi camminiamo in Sardegna

Turismo lento, sostenibile e destagionalizzato, cultura, natura e benessere, senso di comunità e accoglienza sono i cardini della prima edizione dell’evento “NOI CAMMINIAMO IN SARDEGNA”.
Se si aggiunge il work life balance sono anche i cardini del progetto Smart Walking.

Per questo sono stato invitato – insieme a giornalisti, content creator, camminatori, foto-video reporter, guide, esperti del settore e le istituzioni locali – a questa tre giorni di scoperta delle destinazioni di pellegrinaggio più importanti dell’Isola.

Promosso dall’Assessorato regionale del Turismo della Regione Sardegna e presentato a Milano in occasione della scorsa edizione di ‘Fa’ la Cosa Giusta’, l’evento e i lavori si sono conclusi sabato 8 ottobre – con il coordinamento di Terre di mezzo Editore – attraverso una conferenza organizzata nel Monastero Benedettino di San Pietro di Sorres, nel territorio di Borutta.

Prima giornata di “Noi Camminiamo in Sardegna”.
Dopo la visita al centro storico di Iglesias, abbiamo camminato sulle orme e alla scoperta del Martire Antioco, percorrendo parte del tragitto della storica Processione delle Reliquie fino a Carbonia.
Tantissimi gli incontri con persone provenienti da ogni parte di Italia con diverse professionalità legate ai cammini e al turismo lento. Davvero interessante interagire in questi eventi, sono enormi occasioni di crescita!
Ballu tundu e sa cruxi per concludere la serata!

Seconda giornata di “Noi Camminiamo in Sardegna”.
Siamo partiti da Carbonia percorrendo al contrario la tappa del Cammino Minerario di Santa Barbara in direzione Sant’Antioco.

Visita alla necropoli e allo splendido Medau Is Loccis Santus: : i muri realizzati in ladiri – i tipici mattoni in terra cruda – e i tetti coperti da canne e legno. La sensazione che si prova visitando il borgo è quella di essere tornati indietro nel tempo di mezzo secolo.
Su Para e Sa Mongia, due menhir nell’istmo che collega l’isola di Sant’Antioc: la leggenda sarda di San Valentino narra di due innamorati particolari, un frate e una suora, coinvolti da un sentimento così profondo da far loro rinunciare alla vocazione e pietrificati da Dio per punizione.

Centinaia di vele colorano il cielo della laguna, uno dei migliori spot europei per il kitesurf. Sant’Antioco ci svela finalmente la basilica e le catacombe in cui fu ritrovato il corpo del Santo da cui prende il nome l’isola.

Terza giornata di “Noi camminiamo in Sardegna”. Un’alba struggente è il saluto di Sant’Antioco: ci dirigiamo verso il Monastero Benedettino di San Pietro di Sorres, a Borutta.

Qui confluiscono i 7 gruppi che hanno camminato su 7 itinerari diversi: 9 giornalisti, 8 esperti, 6 content creator e 8 di Terre di mezzo. Insieme alle istituzioni locali per raccontare questo territorio stupendo, ricco di tradizioni, bellezze e anima. Grazie a tutte le persone che ho incontrato in queste giornate, che mi hanno dato una quantità di spunti incredibile.
Uscire dalla comfort zone e ripensare le proprie scelte di vita!

Un mese dopo, venerdì 11 e sabato 12 novembre, al Palazzo delle Stelline di Milano si è poi tenuto un incontro di approfondimento intitolato “Sardegna, terra di Cammini tutto l’anno”.

Due giorni di incontri e momenti di confronto con istituzioni, esperti, giornalisti, autori e camminatori per valorizzare e mettere in rete la Sardegna e le sue risorse.
Si è parlato di Cammini come strumento di valorizzazione per le aree interne con il coinvolgimento di amministratori locali, guide ambientali escursionistiche, tour operator, costruttori di cammini, giornalisti. Alcuni dei tavoli di lavoro sono stati dedicati alle “Destinazioni di pellegrinaggio” e ai Cammini in Sardegna.

L’evento – organizzato a cura di Regione Sardegna, Sardegna Turismo, Terre di mezzo Editore, Fa’ la cosa giusta! – ha avuto anche tre momenti enogastronomici per assaporare le prelibatezze del territorio.


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