Cammino di San Francesco di Paola

Cammino di San Francesco di Paola

Fiz non si è fermato a Eboli, parafrasando Carlo Levi.
L’alba l’ho vista nel cuore della Sardegna e nel silenzio del Monastero Benedettino di San Pietro di Sorres. Il comune di Borutta, provincia di Sassari, che con poco meno di 300 abitanti resiste allo spopolamento.
Un transfert attraversa le sterminate campagne dell’entroterra sardo e porta me e altri 5 partecipanti dell’evento all’aeroporto di Olbia.
Dal cielo riconosco vari punti di Olbia e la montagna sopra casa di Cristina e Bianca, dove ho vissuto due splendidi mesi l’anno scorso. Iglesias, Sant’Antioco, Olbia: ci sono almeno tre posti della Sardegna in cui mi sento a casa!
Atterro a Napoli e prendo il bus per il centro. Natalia siede accanto a me e io mi presento. Scura come le terre vulcaniche che sono il filo conduttore della sua vita, da Catania a Napoli, via Londra. I viaggiatori, mai banali, lei tra questi. Al prossimo volo Natalia.
I piedi mi portano sotto il Maschio Angioino di fronte al quale incontro Noemi con la quale da mesi ho un pranzo in sospeso. Un altro vulcano, di idee e vitalità: pellegrina a Santiago, attrice, presentatrice. Ammaliante e dolce. Schietta napoletana.
Riparto. Altro treno, dal mare al mare, quello di Salerno. E poi la ferrovia entra nella profondità della Campania e la mia corsa sembra finire a Eboli. Saramago, simulo la tua penna, racconto come faresti tu, senza punteggiatura.
Tre macchina nel parcheggio della stazione “andate a Polla?” “No” e uno “andate a Polla?” “No” e due “andate a Polla?” “Chi sei?” “Smartwalking questo è l’adesivo cerca su google” ” “Si va bene sembri affidabile Piacere sono Teresa lui è Simon dal Galles quindi per favore parlaci inglese” “Sure”
Thank you!
E quando arrivo a Polla la riconosco perché io 6 mesi fa qua sono già stato e me lo conferma l’iPhone che si collega al volo al Wi-Fi, i ritorni 2.0.
È finita la giornata, no ma che finita, “Davide, sono giù”. È arrivata Serena di Rhizai MoodTrek.
Qui inizia un’altra storia ma adesso è tardi e domani abbiamo sveglia alle cinque.

Ventesimo e ultimo cammino in Calabria!
Compagnia pazzesca: ritrovo Settimio Rienzo e Maria Pagano dei Cammini Bizantini conosciuti a inizio progetto a marzo e diventati amici veri.
Scopro Serena Forlano guida ambientale di Rhizai MoodTrek con la quale siamo in contatto da mesi.
Cammineremo tutto insieme per tre giorni.
Dovrebbe essere la fine del progetto, in realtà sarà un altro inizio.

Dopo il pernotto a Polla, attraverso il Vallo di Diano direzione Calabria in compagnia di Settimio, Maria e Serena. A Paola un bus ci porta a Cosenza e qui, nell’attesa del corriera per San Marco Argentano, godiamo della sontuosa ed economica rosticceria del sud!
San Marco è il punto di partenza della via del giovane, uno dei due itinerari del cammino di San Francesco di Paola.
Valentina ci aspetta nella sua bottega Sapori della Terra per la consegna delle credenziali.

Finalmente si parte tra la curiosità e le domande degli avventori del bar della piazza.
Poco meno di 12 km tra strade secondarie e sentieri; siamo spesso avvolti nella foschia e accompagnati dalla pioggia, elementi che rendono molto autunnale questa giornata e ben si adattano ai borghi spopolati che attraversiamo.

Tra questi il paese di Cavallerizzo, completamente abbandonato a causa di una frana, che non ha perdonato la poca attenzione con cui si è costruito nella seconda metà del secolo scorso.
A Cerzeto finisce la prima tappa e mi ritrovo catapultato in un’intervista Skype di cui non avevo capito l’importanza. Presto vi toglierò la curiosità!

Tappone con tanto dislivello da Cerzeto a Bosco Cinquemiglia, quasi 20 km molto impegnativi ma in un paesaggio che ripaga di tutti gli sforzi.

In una faggeta secolare le nuvole giocano a nascondino tra terreno e alberi e il sole manda i suoi raggi tra cielo e chiome: si crea un gioco di luci, colori, ombre, riflessi che incanta i sensi dei 4 pellegrini. Per diverse ore navighiamo in una realtà che non abbiamo mai visto, un silenzio rosso, verde, azzurro, marrone: tinte nettamente distinte e poi improvvisamente ovattate di bianco.

Adesso vi racconterò il prima e il dopo di questa magia, la parte umana di questa tappa surreale.

Nel 1478 gli Ottomani invasero gran parte dell’Albania e questo spinse molti Albanesi a rifugiarsi nel Regno di Napoli, di cui la Calabria faceva parte.
Cerzeto è una comunità arbëreshe della provincia di Cosenza. Poco distante si trova la frazione di San Giacomo (in lingua arbëreshe: Shën Japku).
Qui ci aspetta la straordinaria figura di Carmine Stamile, classe 1933, un professore che negli anni ha raccolto una vasta collezione di oggetti testimoni di cultura e storia nel museo etnografico Arbëreshë, un patrimonio culturale di inestimabile valore.

Questo quasi novantenne parte da Cosenza in macchina per aprire il museo ai pellegrini e tramandare oralmente la storia di una comunità. Questa società frenetica e individualista fatica a capire l’importanza di queste persone e non teme l’oblio culturale che ci aspetterà tra qualche anno se non educheremo i giovani alla memoria. Il turismo lento e sostenibile dei cammini mira a sensibilizzare e salvaguardare questo patrimonio immateriale.

A Bosco Cinquemiglia di Fuscaldo finisce la seconda tappa.
Dal verde spuntano due chiazze, una nera e una bianca: sono Danilo Carnevale e Bea, la sua Lagotto romagnolo.
Ci portano – si, plurale, perché guidano insieme – in macchia al borgo, che dista 10 km di tornanti dal percorso.

Fuscaldo Apartment è una start up che nasce dal sogno di Danilo, una laurea in Economia e Scienze del Turismo ed esperienze in alberghi nazionali ed internazionali.
L’amore per le sue origini e la convinzione delle potenzialità della sua terra lo hanno spinto a tornare e investire in questo borgo tra mare e monti.
Fuscaldo Apartment offre un modello di accoglienza familiare a tutti quei viaggiatori slow che vogliono sentirsi parte dei luoghi che visitano. Il motto è infatti “Il turista…cittadino calabrese temporaneo”.

Terza e ultima tappa del cammino e anche della prima edizione di Smart Walking!
20 km di boschi con ben 1500 metri di dislivello negativo: le ginocchia sono messe a dura prova!

Arrivo al Santuario di Paola dove prendiamo il testimonium e incontriamo i rappresentanti del Cammino.
Brindisi finale con gli splendidi compagni di questi tre giorni. Ci rivedremo presto!

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