Il Cammino dei Tre Villaggi

Il Cammino dei Tre Villaggi

“Un’avventura straordinaria attraverso le terre della Tuscia Viterbese. Camminando lungo gli antichi sentieri etruschi, immersi nella natura selvaggia, scoprirete gli incantevoli borghi di Villa San Giovanni in Tuscia, Barbarano Romano e Blera. Il Cammino dei Tre Villaggi è un’esperienza di cammino lento che vi sorprenderà ad ogni passo. Viandanti, preparate lo zaino e il cuore!”
Questo è quanto scritto sulla credenziale che mi è stata consegnata brevi manu da Pasquale, una delle menti di questo cammino di cui sono già innamorato prima ancora di partire! Grazie anche alla splendida accoglienza di Massimiliano del B&B La Fontana di Nonna Checchina e di Sebastiano, un 2003 che ama il suo territorio e la vita di paese.
Nel periodo storico dell’opulenza e del grande, ecco che un piccolo cammino, anzi il più piccolo cammino di Italia, è ricco di valore e significato.

Stupore! Ecco questa è la parola che voglio usare per descrivere la prima tappa del mio Cammino dei 3 Villaggi. Sono partito senza documentarmi troppo, un po’ per mancanza di tempo ma soprattutto per scelta. Quella di vivermi i territori senza aspettative e gustarmeli camminandoci sopra. Beh, questi 10 km me li sono fatti con calma e più di una volta sono rimasto meravigliato.
Nel Parco Marturanum ho pensato di essere in Messico, ma le tombe erano etrusche e non azteche. E quando credevo che fosse finita, ecco le mura di Barbarano Romano.
Lo percorro tutto il paese, dall’inizio fino alla fine. Si perché c’è un’unica porta di ingresso e camminando dritti si arriva al termine del paese: un belvedere sulla forra, che ti rendi conto guardando giù che ci sono 70 metri di strapiombo tra le ultime case e il fondo di questa vallata verde.
Nella magia del perdersi nelle viuzze e nel tempo, c’è qualcosa di epico, come la locanda culturale Locanda Epica in cui è un must fermarsi a pranzo.

A Barbarano Romano mi rimetto in marcia per Blera. L’uscita dalla porta romana mi catapulta in un altro mondo. Percorrendo poche centinaia di metri ne scendo 70 di altitudine ed entro nella forra scavata dal torrente Biedano. L’itinerario si immerge nella natura più incontaminata con un percorso naturalistico, selvaggio, quasi jurassico: da un momento all’altro mi aspetto di trovarmi una tigre con i denti a sciabola comparire dalle numerose caverne o un pterodattilo planare dalla volta verde.

Non mi guardo mai indietro durante i cammini e invece in questa forra la meraviglia è voltarsi perché il sole si alza alle spalle e il bosco è attraversato da raggi di luce che fa dei giochi di chiaroscuro tra le foglie e si riflette nell’acqua.

La civiltà torna con la comparsa del Ponte del Diavolo, che da 2500 anni sui suoi archi si fa carico di migliaia di piedi e sul quale i romani fecero passare la via Clodia.

Blera è qui sopra, costruita su un rilievo tufaceo e la salita per la porta di ingresso è un susseguirsi di vecchie cantine scavate ormai in disuso, tranne che un vecchio falegname che resiste al tempo come i manufatti che sta costruendo.
Pranzo obbligatorio da Pappetta che oltre a essere trattoria è un punto di aggregazione degli anziani del paese che qui vengono a bersi un bicchiere di vino e a scrivere nell’aria le loro storie.

Marina Pellico con la sua associazione Tempo Creativo gestisce CasaMatta, uno splendido alloggio recuperato da un vecchio edificio del centro storico. Qui lavoro con vista sui tetti e godendomi le lente dinamiche del vicolo sottostante.

In conclusione il 3 Villaggi si è rilevato un’autentica sorpresa! Lo consiglio vivamente a chi vuole sperimentare per la prima volta un cammino a tappe. Perchè se è vero che 20 km si possono fare anche in una sola giornata, per godere pienamente del Parco Marturanum e delle necropoli, dei 3 borghi (Villa San Giovanni in Tuscia, Barbarabo Romano e Blera), e dei suoi abitanti è preferibile fare con calma.

Una prima giornata da dedicare alla prima tappa (da Villa San Giovanni in Tuscia a Barbarabo Romano), una seconda giornata alla tappa da Barbarano Romano a Blera (magari prendendosi il tempo per un bagno) e la mattina del terzo giorno percorrere l’ultimo tratto per tornare alla partenza e visitare Villa San Giovanni in Tuscia.

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